L'impatto di Parma Capitale italiana della Cultura 2020+21

Il 9 febbraio 2023, nella sala dell'Unione Parmense degli Industriali è stato presentato l'Impact Report di Parma 2020+21

Il dossier “Cultura e sostenibilità: l’impatto di Parma 2020+21”, curato da Deloitte e Promo PA Fondazione fornisce un’analisi dell’impatto sul territorio parmense generato grazie a Parma Capitale italiana della Cultura.  

La Capitale Italiana della Cultura è uno strumento di policy, istituito nel 2014, per valorizzare il patrimonio culturale e favorire sia il turismo che gli investimenti in determinati territori: la città designata, infatti, ha a disposizione un intero anno per mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale tramite progetti, iniziative e partnership.

Nello specifico, Parma si era posta i seguenti obiettivi:

  • rafforzare le collaborazioni tra pubblico e privato nel supporto al sistema culturale
  • promuovere il confronto tra organizzazioni culturali e creative e industria
  • potenziare la digitalizzazione e la formazione per migliorare l’accessibilità all’offerta turistico-culturale
  • favorire processi democratici tramite la cultura

Scopi ambiziosi che sono stati misurati e valutati attraverso un sistema di dati e indicatori. Il quadro adottato da Parma è un elaborazione dei seguenti framework:

  1. “Culture 2030 indicators” dell’UNESCO
  2. Gli standard di rendicontazione internazionale per la sostenibilità
  3. Le linee guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del Terzo settore
  4. Gli indicatori del Benessere Equo e Sostenibile di ISTAT
Un lavoro, quello della definizione del proprio quadro di riferimento e della misurazione dell’impatto complesso e multiforme che ha previsto diversi step (l’immagine a seguire mostra le attività che hanno portato al risultato finale).

Questa azione ha permesso a Parma di implementare un nuovo modello di misurazione che si concretizza in un cruscotto permanente per la raccolta dei dati capaci di indirizzare le politiche di questo settore.

Ma quali sono stati i dati più interessanti rilevati in relazione a Parma Capitale italiana della Cultura?

Sono state rilevate 1500 progettualità tra il 2019 – anno di preparazione – e il 2021 (a causa della pandemia da Covid19 del 2020, è stato deciso di prolungare l’iniziativa di un anno) tra festival, concerti, mostre, laboratori…

Sono stati investiti 21,7 milioni di euro:

  • 43% proveniente da enti pubblici (Comune di Parma e comuni limitrofi, Ministero, Regione, Università)
  • 33% dalla sfera privata
  • 24% da fondazioni ed enti no profit

Questo indica che l’investimento pubblico è capace di stimolare, a cascata, altri investimenti privati. La cultura è quindi capace di generare benessere, anche in termini economici. Per ogni euro investito da enti pubblici, sono stati generati 2,4 euro.

Non solo, sono state coinvolte 5.600 lavoratori, 30% dei quali erano donne. 2000 sono stati i fornitori coinvolti con il 76% di fondi redistribuiti sul territorio per l’acquisto di beni e servizi. Uscendo dalle valutazioni economiche e focalizzando l’attenzione su un tema fondamentale per lo sviluppo sostenibile, ovvero l’inclusione, si osserva che hanno preso parte alle diverse iniziative 488.000 persone tra partecipanti e visitatori e 453 volontari.

La registrazione del convegno è disponibile QUI.