Il report OCSE sul settore culturale e creativo: uno sguardo internazionale

Occupazione, finanziamenti, partecipazione e tanto altro ancora nel documento "The Culture Fix - Creative People, Places and Industries"

Da anni il mondo della cultura e della creatività è al centro dell’interesse delle amministrazioni per la sua potenzialità in termini di creazione di valore economico e sociale. La pandemia di COVID-19 ha dato un’ulteriore spinta alla consapevolezza che il settore può essere uno strumento di crescita per il futuro sia a livello nazionale che locale. 

Il report OECD The Culture Fix – Creative People, Places and Industries espone quelli che sono i trend internazionali sul tema dell’occupazione, dello sviluppo, della partecipazione e dei finanziamenti del settore a livello pubblico e privato. Fornisce anche suggerimenti per il consolidamento del comparto ponendo l’accento sul ruolo strategico che la cultura potrebbe avere nello sviluppo del territorio.

A livello italiano, l’Emilia-Romagna viene citata come caso studio per le sue politiche attive nel settore: una fra tanti è l’iniziativa regionale che ha previsto la realizzazione di Laboratori Aperti in tutte le province della regione. Si tratta di luoghi aperti alla cittadinanza, alle aziende e ai professionisti che hanno l’obiettivo di favorire l’acquisizione di competenze (anche digitali) e il networking proponendo workshop e attività di vario genere. Molti di questi spazi puntano su creatività e cultura come leva per lo sviluppo e la creazione di comunità attive e coese.

Diversamente da altre realtà italiane, dove il maggior richiamo viene dai centri abitati più attivi, la popolazione emiliano-romagnola mostra un diffuso interesse verso il settore anche a livello locale: per questo la regione ha sviluppato numerosi progetti di accesso e finanziamento per evitare lo spopolamento di zone, soprattutto montane, che hanno subito una massiccia migrazione verso i grandi centri abitati.

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