Report FIMI 2024 sul Mercato Discografico Italiano

Un settore di riferimento, in crescita tra innovazione e tradizione

Il mercato discografico italiano ha chiuso il 2023 con una crescita significativa del 18,8%, raggiungendo un fatturato record di 440 milioni di euro. Questo posiziona l’Italia come il terzo mercato musicale nell’Unione Europea e tra quelli con la crescita più rapida a livello mondiale. A livello globale, il settore musicale ha visto un incremento del 10,2%, secondo il Global Music Report di IFPI, con un fatturato di 28,6 miliardi di dollari, segnando il nono anno consecutivo di crescita.

Lo streaming continua a dominare il mercato italiano, rappresentando il 65% del totale con ricavi di oltre 287 milioni di euro, in crescita del 16,2%. Gli abbonamenti premium hanno giocato un ruolo chiave, aumentando del 18,4% e generando più di 190 milioni di euro, mentre il download ha subito un calo dell’11,8%. Anche il segmento fisico ha registrato un risultato positivo, con una crescita del 14,4% e ricavi di quasi 62 milioni di euro. Il vinile ha visto un incremento del 24,3%, e i CD hanno mostrato una ripresa del 3,8%. Il Bonus Cultura ha contribuito in modo significativo, generando 11 milioni di euro solo nel 2023 e 122 milioni complessivi in sette anni.

Nel 2023, gli italiani hanno dedicato in media 21,9 ore settimanali all’ascolto di musica, con il 60% del tempo riservato alla musica digitale. Il 73% degli ascolti è avvenuto su piattaforme di streaming audio, segnalando la centralità del digitale.

Le classifiche del 2023 hanno visto l’80% degli album nella Top 100 appartenere a artisti italiani, con una crescita significativa nel numero di album che hanno superato i 10 milioni di stream, arrivati a 793, contro i 137 del 2012. Questo risultato è stato possibile anche grazie al Tax Credit, che ha sostenuto il settore.

I diritti connessi, come quelli per l’uso di musica in radio e televisione, hanno registrato un aumento del 42,6%, con ricavi di quasi 73 milioni di euro, posizionando l’Italia al settimo posto a livello globale. Anche i diritti di sincronizzazione, relativi alla musica utilizzata in pubblicità e film, hanno visto una crescita del 3,5%, raggiungendo i 13 milioni di euro.

L’export della musica italiana ha continuato a crescere, con un aumento del 20% nel 2023 e ricavi da royalties superiori a 26 milioni di euro, grazie soprattutto al digitale, che ha generato quasi 21 milioni di euro. La musica italiana continua a guadagnare terreno a livello internazionale, con una crescita del 130% rispetto al 2020.

Il report FIMI 2024 evidenzia anche le sfide future, in particolare l’impatto dell’intelligenza artificiale, sottolineando l’importanza di regolamentazioni per proteggere la proprietà intellettuale e garantire che l’innovazione tecnologica supporti la creatività umana. Il 2023 segna dunque un anno di grande crescita e trasformazione per il settore discografico italiano, con lo streaming al centro e nuove opportunità emergenti grazie al supporto istituzionale e all’export.

Maggiori informazioni su Techbusiness e sul sito di Federazione Industria Musicale Italiana.