19 settembre 2024 | presentazione del nuovo rapporto "Io sono cultura"
A Roma, presso la sede di Unioncamere
Giovedì 19 settembre sarà presentato a Roma, presso la sede di Unioncamere, il rapporto “Io sono Cultura 2024 – L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi” realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere, il Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, Deloitte con la collaborazione dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Fondazione Fitzcarraldo, Fornasetti e con il patrocinio del ministero della Cultura.
Giunta alla XIV edizione, “Io sono Cultura” è un’indagine annuale che racconta il valore economico e sociale delle imprese che operano nel settore culturale e creativo.
L’Importanza della Lettura in Italia
Un altro dato rilevante riguarda le abitudini di lettura degli italiani. Secondo l’Osservatorio condotto da Pepe Research, il 74% dei cittadini tra i 15 e i 74 anni ha letto almeno un libro (cartaceo o digitale) o ascoltato un audiolibro nel 2023. La fascia più giovane (15-17 anni) registra il tasso di lettura più elevato, con l’82% che dichiara di aver letto nell’ultimo anno. Tuttavia, anche le fasce più adulte mantengono una buona propensione alla lettura, con il 72% dei 65-74enni attivi nella lettura di libri.
In un contesto in cui il tempo libero viene spesso dedicato a nuove forme di intrattenimento, come serie TV, videogiochi e social media, è significativo che la lettura rimanga una pratica quotidiana per il 28% degli intervistati, con un impegno settimanale medio di oltre quattro ore.
Conclusioni
Il Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2024 evidenzia un settore solido, in grado di affrontare le sfide del mercato globale e del cambiamento tecnologico, pur mantenendo una centralità culturale e sociale all’interno del Paese. Con oltre 70 mila addetti, 3.000 librerie attive e 5.308 editori operativi, l’editoria italiana continua a rappresentare uno dei pilastri fondamentali dell’economia culturale nazionale, proiettandosi con successo anche oltre i confini italiani.
Estratto dal “Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2024” di AIE. QUI maggiori informazioni.